COVID19 – PER RASSERENARE E ATTIVARE PSICOFISICAMENTE E SOCIALMENTE

L’11 marzo 2020 la Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia per il virus covid19 (coronavirus). La principale motivazione è stata espressa descrivendo l’agente infettivo come virus che non trova difesa immunitaria nella maggior parte degli esseri umani. I dati, che vengono da dichiarazione del dr. Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità, dicono che i morti che possono essere ascritti a tale patologia da covid19 senza che avessero una serie di altre gravi anomalie organiche, oltre che essere contagiati contemporaneamente anche da covid19, sono soltanto lo 0,8 %. 

Ciò significa che l’OMS ha dichiarato il falso, altrimenti, se fosse stato vero che la maggioranza delle persone non ha difese immunitarie per questo virus, si sarebbe verificata una mortalità ovviamente di gran lunga maggiore. Altro falso scientifico di tale dichiarazione è nel fatto che il sistema immunitario è proprio deputato a contrastare i nuovi insulti ambientali, e non solo ciò che già conosce, altrimenti il genere umano sarebbe estinto da un pezzo, considerando il mutare continuo degli ecosistemi. Dunque, siamo sempre in grado di reagire grazie ad adattamenti e funzioni che possono essere riscontrate da qualsiasi riferimento scientifico relativo. In sintesi vi sono cellule immunitarie che riconoscono il germe pericoloso attraverso una sua una parte chiamata antigene, che è estranea al proprio organismo; vanno quindi a neutralizzarlo e presentarlo ai linfociti che sono deputati a produrre anticorpi specifici, su misura, per quel tipo di germe. D’altronde lo stesso virus dell’influenza muta spesso, e quindi risulta nuovo, ed è questa una delle ragioni per cui si dice che i vaccini antinfluenzali falliscono, eppure dall’influenza, così come da questa da covid19, la maggior parte delle persone guarisce; chi muore era già sulla soglia per altre contratte patologie importanti.

Le capacità umane di adattarsi e di contrastare gli agenti infettivi è data soprattutto dagli stili di vita alimentare, psichico e motorio, dal grado di consumo di farmaci e di vaccini, nonché dalla qualità dell’ambiente fisico in cui si vive.
A proposito di consumo di vaccini, è assolutamente il caso che si apra una inchiesta, visto che analisi su di essi effettuate, grazie al Dr. Stefano Montanari e all’Ordine Nazionale dei Biologi, hanno evidenziato in molte partite vaccinali la presenza di metalli, come alluminio, e di frammenti di DNA ed RNA sia umani che di animali, oltre che impurità di vario genere. Questi interferenti potrebbero aver causato processi infiammatori gravi in persone anziane e già malate, finendo poi con l’attribuire al covid19 la colpa diretta, mentre tale virus non ha fatto altro che trovare la strada spianata. Non è un caso che le autorità lombarde abbiano ammesso una vaccinazione di massa per l’influenza e la meningite nei mesi precedenti la “pandemia” con numeri più elevati di vaccinati proprio nelle province di Bergamo e di Brescia, guarda caso i veri focolai italiani di polmoniti dette da covid19.

Per quanto concerne l’altro forte indiziato da interrogare, l’ambiente, si è continua a verificare l’assurdo tecnico, da parte del mondo sanitario, di non indagare sulle reali cause primarie delle polmoniti anomale che negli ultimi 4 anni hanno falciato 44mila  persone in Italia. Anziché approfittare di questa crisi sanitaria per avviare una ricerca di cause serie ed evidenti, ci si è accaniti a voler far passare il covid19 come un killer spietato a prescindere, mentre da 20 anni vi è una evidente saturazione di metalli pesanti in atmosfera (alluminio, bario ecc.) che vengono utilizzati, in sinergia con particolari radiofrequenze, dalla geoingegneria aerea che mira al controllo climatico attuato da entità extra-governative, e di cui si vedono i devastanti effetti da qualche anno sul clima, come siccità prolungata, caldo rovente, bombe d’acqua, grandinate devastanti, venti anomali, e quindi sulle produzioni agricole, con risvolti economici sospetti, e sulla salute pubblica, con incremento inquietante di patologie psichiche e organiche,  e per le quali manipolazioni le centinaia di esposti da parte di professionisti della salute e di cittadini comuni sono sempre finite insabbiate da magistratura e ministeri. Tali metalli potrebbero essere la prima causa di indebolimento respiratorio e immunitario su cui trovano terreno fertile i germi, tra i quali il covid19. Anche per questo fattore la Lombardia, e la Pianura Padana nello specifico, potrebbero essere focolaio detto di covid 19, soprattutto perché i metalli pesanti da geoingegneria possono ristagnare in maggiore e più aggressiva concentrazione nella conca fisico-geografica che la Pianura Padana, per l’appunto, rappresenta. Si consideri, da dati di fatto inoppugnabili che la vitamina D, fondamentale per l’efficacia immunitaria, è carente nel 90% della popolazione italiana, il che evidenzia ancora una volta come il Sole sia velato da sostanze tossiche che non vengono soltanto da inquinamento ordinario.

I mass media, intesi come testate giornalistiche importanti e di diffusione nazionale, mai hanno sfruttato le ore di trasmissioni televisive o le righe dei giornali per dare informazioni concrete che potessero magnificare le conoscenze alimentari, rimarcando l’importanza di colazioni molto congrue, affinché ci sia massima rigenerazione organica (vedi studi su anabolismo e ritmi circadiani), e le capacità di gestione degli aspetti psicologici e motori, che, insieme, potessero per l’appunto  rasserenare e fortificare. Anzi, è stata severamente proibita l’attività fisica all’esterno di casa, anche se effettuata singolarmente e in luoghi appartati.
I media hanno eseguito un martellamento terroristico su qualsiasi fronte per far apparire devastante l’azione del virus. Mostrare bare allineate, ripetere all’infinito numeri di contagiati, che non significa malati, e di morti, che sono 1/10 dei morti all’anno per complicanze da influenza e 1/5 dei morti all’anno per polmoniti molto sospette degli ultimi 4 anni, non ha fatto altro che inasprire debolezza psicofisica e crisi di paura nella popolazione, inficiandone sicuramente le difese immunitarie, come gli studi in psiconeuroendocrinoimmunologia possono confermare.

Quel che emerge da questa psichedelica realtà, che ha portato a restrizioni di libertà sociale ed economica, che in Italia ha avuto come matrice primaria la necessità da parte delle autorità politiche di pararsi le spalle dall’evidente disastro sanitario da loro creato negli anni addietro con tagli economici ingiustificabili, reiterando il comportamento irresponsabile anche durante la cosiddetta pandemia, non rinforzando e ampliando i reparti di terapia intensiva, ma costringendo con uno stato di polizia alla sempre più spinta reclusione milioni di cittadini, è che, a prescindere da tutto, vi è una evidente incongruenza tra la reale pericolosità della malattia e le misure drastiche prese sulla negazione di libertà e la semina di disagi sociali e psichici di adulti e di giovanissimi in accrescimento, nonché di disperazione economica, che ne conseguiranno inevitabilmente.

Il governo e gli organi competenti organizzativi del mondo sanitario italiano, insieme, visto che si parla di pandemia, alle autorità internazionali, devono rispondere di questo crimine che sta distruggendo una nazione senza alcun valido motivo scientifico, risultando del tutto inattendibile anche nella gestione delle fondamentali dinamiche economiche, per le quali la domanda che sorge spontanea è: perché non sono state chiuse le borse, così come tante altre attività economiche, definite non necessarie per la comunità, nel momento della dichiarazione di “pandemia”?
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